Ieri, 5 dicembre 2021, si è svolta a Pienza la Consulta dei Comitati Soci. L’ultimo appuntamento era stato a Santa Fiora il 23 novembre del 2019 e tanta era la voglia di ritrovarsi in presenza dopo così tanto tempo e tanta “fame” di socialità.
Da marzo 2020 il Covid ci ha costretto a sospendere molte delle nostre attività usuali, ma in questi lunghi, lunghissimi mesi, abbiamo dovuto imparare modi diversi per essere vicini ai nostri soci, alle persone e ai nostri luoghi.
Vedere davvero facce che non vedevamo da tempo è stata un’emozione che la dice lunga su quanto siano fondamentali le relazioni tra le persone. E proprio dalle persone siamo partiti per individuare l’argomento di quest’anno, dalle persone e dalla campagna di Coop “Close the Gap” avviata a gennaio 2021, che ci ha ispirato per affrontare questo tema da 5 punti di vista. Abbiamo parlato di queste tematiche che da sempre ci appartengono, declinandole in vari aspetti per affrontare tutti i “gap” che un’ingiusta e non più tollerabile disuguaglianza si porta dietro. Per riaffermare un principio troppo spesso disatteso: quello dell’assoluta uguaglianza dei diritti e del diritto a rivendicare la diversità.
Regista, attrice, spalla, moderatrice della serata Maria Teresa Delogu che ha chiamato ad aprire i lavori il sindaco di Pienza Manolo Garosi.
Nel suo discorso il presidente di Coop Amiatina Fabrizio Banchi, oltre ad esaltare il ruolo che i nostri Soci attivi hanno nella vita della Cooperativa, ha ringraziato i relatori che hanno accolto il nostro invito mettendo a disposizione le loro competenze e le esperienze.
Il primo degli argomenti trattati durante la Consulta è quello legato alla violenza di genere: è da poco trascorso il 25 novembre e sono state molteplici le attività promosse da Coop Italia, declinate dalle cooperative anche con attività specifiche. Se il messaggio e il nostro contributo è arrivato forte e chiaro, è stato grazie anche ai nostri Comitati Soci che si sono attivati in questo senso.
La strage silenziosa: il noto e l’ignoto della violenza di genere.
Si è parlato di quello che le donne devono affrontare una volta che hanno deciso di denunciare il loro maltrattante e di quanto le Istituzioni e il mondo del volontariato possono fare per assisterle e sostenerle e di quanto ancora può essere fatto. Presenti le rappresentanti del CAV (Centro Anti Violenza) Amiata Valdorcia e della Casa di Hilde di Piancastagnaio. Hanno partecipato in video l’assessora alle pari opportunità della Regione Toscana Alessandra Nardini e l’assessora al Comune di Viterbo Alessia Mancini.
L’amministratrice Delegata di Coop Italia Maura Latini, ci ha parlato degli scopi della campagna Close the Gap, delle sue tante declinazioni e dei tanti “gap” che le donne si trovano ad affrontare quotidianamente. In questo senso da sempre Coop si è distinta per le molteplici attività di sensibilizzazione, di sostegno forte all’imprenditoria femminile e al riconoscimento del ruolo delle donne nel mondo del lavoro.
Lorenzo Gasparrini, filosofo del linguaggio ci ha parlatodi quanto siano fondamentali le parole per il reciproco riconoscimento dell’identità di ciascuno e di quanto i nostri comportamenti, anche inconsapevoli, siano discriminanti e assolutamente correggibili.
Teresa Selmi ci ha parlato del punto di vista delle “ragazze” e di quanto le stesse cose osservate da punti di vista diversi, possano apparire sotto un’altra luce. Di quanto i social abbiano cambiato i rapporti tra le persone e il modo di intendere la socialità. Sicuramente diversa, ma non meno potente.
Lucia Vagnoli e Clara Tosi, componenti dell’Associazione delle famiglie arcobaleno, con il racconto appassionato della loro esperienza personale, ci hanno fatto comprendere quanto sia complicato per loro esercitare il diritto ad amarsi e costruire una famiglia intorno a questo sentimento.
Miriam Magnani strepitosa nella sua interpretazione di brani d’opera dove, caso strano, le protagoniste femminili morivano e c’andavano vicino. Ad accompagnarla al piano il maestro Andrea Pammolli.
Crediamo che per assolvere al nostro ruolo di cooperativa, per tenere fede alla carta dei valori che ha ispirato da sempre il movimento cooperativo, dobbiamo operare nel senso della tolleranza, dell’integrazione, della collaborazione, dell’inclusione, del dialogo e della solidarietà verso quanti, per qualsiasi ragione, vivono in una condizione di disparità e fragilità, condannando ogni forma di razzismo, di discriminazione, di intolleranza e di violenza, non solo verso le donne che storicamente sono quelle che pagano il conto più salato, ma verso chiunque.
Appuntamento al prossimo anno.