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La consulta delle Sezioni Soci

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La Consulta dei Comitati Soci di Coop Unione Amiatina, tenutasi il 23 novembre a Santa Fiora (GR), ha affrontato uno dei temi più urgenti e complessi della nostra epoca: il cambiamento climatico. L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi relatori e rappresentanti delle diverse realtà locali, con l’intento di sensibilizzare sul ruolo che ognuno può giocare nel contrastare questa crescente emergenza. Vincenzo Fazzi, presidente di Coop Unione Amiatina, ha aperto i lavori ricordando che i cambiamenti climatici non sono più una minaccia futura, ma una realtà che sta già influenzando profondamente le nostre vite. Secondo il presidente, gli eventi estremi come incendi devastanti, siccità prolungate e alluvioni catastrofiche sono ormai all’ordine del giorno e, purtroppo, le popolazioni più vulnerabili sono quelle che ne soffrono di più, facendo riferimento al rapporto dell’UNHCR presentato durante la COP29 di Baku, in Azerbaigian, che ha sottolineato come ben 120 milioni di persone siano costrette a fuggire dai propri paesi a causa dei cambiamenti climatici.
Ringrazio i soci, i colleghi, gli studenti, i relatori e tutti i presenti per la disponibilità e la presenza a questa Consulta dei Comitati Soci, dove vogliamo riaffermare il ruolo che Coop ha nella tutela del patrimonio intergenerazionale, per una produzione e un consumo sostenibili, per un’equa distribuzione delle risorse e per generare opportunità. Tutti sanno cosa sta accadendo ma pochissimi sono disposti a invertire questa rotta. Altri ancora, i cosiddetti negazionisti, per ragioni puramente economiche sconfessano quanto sta accadendo e liquidano il problema affermando che questi fenomeni estremi sono sempre accaduti”. Le difficoltà sono evidenti anche nell’economia locale: il primo più evidente segnale è dato dalla mancanza della neve nell’Amiata. Le conseguenze dirette e immediate sono la mancanza di rifornimento alle falde acquifere, che dall’Amiata riforniscono 55 comuni, e un danno per il turismo laddove c’è un’economia già fragile e provata.

Cristina Renai, responsabile delle Politiche Sociali di Coop Amiatina, ha affrontato il tema dell’esigenza di tradurre le parole in azioni tangibili. Ha ricordato alcune delle iniziative promosse da Coop Italia a favore della sostenibilità, come la campagna “Foresta Blu” per la riforestazione della posidonia, la campagna “Toh! Chi si rivede” e “Ogni ape conta”, tutte finalizzate a sensibilizzare e a impegnare concretamente i soci in progetti ambientali. Cristina Renai ha anche illustrato come diversi Comitati Soci di Coop Amiatina siano attivamente impegnati in iniziative locali, come laboratori sociali, trekking e altre attività il cui ricavato è stato destinato all’acquisto di alberi o alla costruzione di case per api. La responsabile ha sottolineato che il concetto di “intrecci”, che dà il titolo alla Consulta, rappresenta proprio il legame tra i soci, le persone, le associazioni e le scuole, tutti attori fondamentali per affrontare le problematiche ambientali.

Il professore Stefano Mancuso, botanico e saggista, ha preso la parola per analizzare in modo scientifico l’impatto delle attività umane sul pianeta. Mancuso ha ricordato come, dal diciannovesimo secolo in poi, l’umanità abbia avuto un impatto devastante sull’ambiente. “Negli ultimi due secoli sono stati abbattuti 2.000 miliardi di alberi, alterando l’equilibrio climatico e riducendo le foreste primarie, producendo maggiore quantità di anidride carbonica e riducendone di conseguenza l’assorbimento”. Nonostante l’entità dei danni, il professore ha sottolineato che è ancora possibile invertire la rotta. “Si può fare tantissimo, il danno è ancora reversibile. Collaborare tutti insieme attraverso la cooperazione e le comunità, rappresenta l’unico strada per risolvere questi problemi. Ce la possiamo fare con delle azioni concrete, una per tutte: dobbiamo piantare alberi, tanti alberi, così possiamo mitigare gli effetti metereologici che ci attendono. Questa è la prima azione che dobbiamo fare. Per ogni euro che investiamo in alberi abbiamo un assorbimento di anidride carbonica che è mille volte superiore a quella di qualunque altra tecnologia umana che possiamo attuare.”
Il professore ha inoltre ricordato che la vita sulla Terra è presente da circa 4 miliardi di anni, mentre il genere umano è comparso solo 300.000 anni fa, e che la Terra, anche se l’uomo dovesse estinguersi, continuerà a esistere
“. Mancuso ha espresso ottimismo, affermando che l’essere umano, se ben indirizzato, ha gli strumenti necessari per salvare il nostro ambiente. La sua fiducia nasce dalla consapevolezza che l’uomo possiede un cervello potente e che, sebbene in una fase iniziale della nostra evoluzione, possiamo imparare a usare le risorse in modo sostenibile.

L’intervento scientifico del professore Stefano Mancuso è stato seguito da un’emozionante rappresentazione di alcuni allievi e allieve, di età compresa tra gli 8 e i 15 anni, di un laboratorio teatrale. Sono stati protagonisti di uno spettacolo che di alberi parla e smuove le coscienze, e che, traendo ispirazione proprio da una puntata del podcast del professor Stefano Mancuso, “Di sana pianta” racconta la storia degli alberi colpiti dalla bomba atomica di Hiroshima, i cui semi oggi sono stati piantati in diverse parti del mondo, a mostrare che la vita vince, anche sulla distruzione.

Leila Mariani, neo-laureata in scienze naturali, ha condiviso la sua esperienza di partecipazione al progetto “Coop Youth Experience”, un evento che ha permesso a 150 ragazzi di confrontarsi e imparare sul tema del cambiamento climatico. Durante l’edizione del 2021, Leila ha partecipato alla messa a dimora di oltre 1000 piante, tra alberi e arbusti, a Milano. La giovane ha evidenziato come la collaborazione tra i partecipanti sia stata fondamentale per il successo del progetto, che ha contribuito alla riqualificazione di due parchi di Milano, uno dei quali era stato gravemente danneggiato dalla criminalità. Leila ha anche lanciato un appello ai giovani, invitandoli a scoprire il proprio legame con l’ambiente e a prendere coscienza delle piccole azioni quotidiane che ciascuno può mettere in pratica per tutelare la natura.

Avrei voluto parlare oggi di un altro argomento, ma quanto visto e ascoltato finora mi portano a iniziare in maniera differente. Vedere oggi che le campagne di Coop Italia hanno stimolato molte azioni è motivo di grande soddisfazione, mi ha fatto comprendere che questi progetti servono veramente per andare oltre le normali attività, facendoli diventare un elemento di condivisione allargata che veramente può cambiare le cose”. Con queste parole Maura Latini, presidente di Coop Italia, ha aperto il suo intervento.
La presidente prosegue evidenziando altri aspetti della sostenibilità di cui Coop Italia si fa promotore o partner sui temi dei diritti umani, della coesione sociale, dell’etica e della legalità. Parla delle tre anime della sostenibilità: quella ambientale, quella etica e quella sociale. Racconta di alcune campagne: Ogni Ape Conta, che oltre alle attività viste in precedenza sono state oggetto di confronto e accordo con i produttori per preservare la biodiversità; dell’attività di raccolta delle cartoline da inviare all’Ambasciata Iraniana per non far dimenticare le violenze perpetrate; del modo di raccontare il nuovo intimo a marchio Coop, “spogliandoci dagli stereotipi”; della campagna Close the Gap e della certificazione sulla Parità di Genere conseguita da Coop Italia e da altre cooperative. Sugli aspetti etici e legali parla del prodotto a marchio: “Noi come Coop puntiamo al prezzo giusto, che è la sintesi finale di tante attenzioni: tiene conto di chi alleva, chi coltiva, chi produce, chi trasporta e chi vende. Ma deve essere giusto anche nel prezzo, perché se il prezzo finale è accessibile solo a pochi, quello non è il prezzo giusto. In termini di concorrenza noi di Coop siamo penalizzati in termini di prezzo verso quelle catene che non mettono in atto i controlli”.

Valentina Pierguidi, presidente della sezione soci di Castiglione d’Orcia e Vivo d’Orcia, ha sottolineato l’importanza del ruolo dei Comitati Soci come intermediari tra la cooperativa e le comunità locali. Ha evidenziato che la sostenibilità non si manifesta solo con azioni eclatanti, ma anche con scelte quotidiane che contribuiscono a migliorare l’ambiente e la qualità della vita. Valentina Pierguidi ha infine ribadito che, come soci Coop, è possibile fare la differenza attraverso un impegno costante e quotidiano: Ogni piccola azione, ogni incontro, ogni progetto volto a migliorare la sostenibilità, è un passo in più verso un mondo migliore, e siamo tutti protagonisti di questo cambiamento: “la sostenibilità non è un obiettivo da raggiungere in un colpo solo, ma un impegno che si costruisce giorno dopo giorno. E, come soci Coop, possiamo essere la forza che fa crescere questo impegno. Ogni piccolo gesto conta”

L’evento si è concluso con l’intervento di Luca Melindo, presidente di Sfera Agricola, che ha parlato di come la sua azienda stia adottando pratiche sostenibili nel settore agricolo, come l’utilizzo della tecnologia idroponica per ridurre il consumo di acqua e fertilizzanti. Melindo ha sottolineato come la sostenibilità debba essere applicata in ogni aspetto dell’attività, comprese le condizioni di lavoro, garantendo pari opportunità e un trattamento equo per tutti i dipendenti.


L’incontro, condotto da Luisa Pilo di Scuola Coop, si è concluso con attività pratiche come la realizzazione di cesti e un gioco di gruppo sui temi della sostenibilità. Il messaggio finale dell’evento è stato chiaro: la sostenibilità non è un obiettivo da raggiungere in un colpo solo, ma un impegno quotidiano che richiede il contributo di tutti, e ogni piccolo gesto può fare la differenza nel costruire un mondo migliore.

 

Consulta il materiale degli anni precedenti:

Consulta delle Sezioni Soci 2023
Consulta delle Sezioni Soci 2022
Consulta delle Sezioni Soci 2021
Consulta delle Sezioni Soci 2019
Consulta delle Sezioni Soci 2018
Consulta delle Sezioni Soci 2017

Di seguito le foto della Consulta del 23 novembre 2024 al Teatro Andrea Camilleri a Santa Fiora.