Coop è la catena distributiva che esercita il maggiore sforzo nella battaglia per la legalità, l’etica ed il rispetto dei diritti dei lavoratori e per questo ha su tali tematiche un’organizzazione e un sistema di garanzie specifici.
Presidiamo i fornitori di prodotti a marchio Coop (nazionali e non) dal 1998 in riferimento allo standard etico SA8000 (Coop Italia si certifica secondo questo standard internazionale prima azienda in Europa, ottava del mondo) integrandolo poi dal 2009 con focus specifici relativi alla sicurezza sul luogo di lavoro, anticipando di diversi anni quanto poi previsto nella nuova versione dello Standard SA8000:2014.
Ai produttori viene richiesta la sottoscrizione di un codice di comportamento etico basato su questo standard e vengono inoltre effettuate da parte di Coop verifiche lungo tutta la filiera. Queste ultime attività sono comprensive di interviste anonime ai lavoratori (in particolare per verificare il rispetto degli orari di lavoro e dei salari) nonché di raccolta informazioni dagli stakeholder locali (sindacato, ong..), il tutto tramite auditor qualificati indipendenti.
Il presidio etico di Coop riguarda inoltre anche le filiere dell’estremo oriente (Cina, Pakistan ecc.) sia per i prodotti a marchio che non a marchio Coop; per questi ultimi sono accettati anche altri standard etici riconosciuti a livello internazionale.
In caso di settori potenzialmente critici, quali ad esempio quello degli agrumi in Sicilia e Calabria o del pomodoro da trasformazione, i controlli coinvolgono in particolar modo le aziende agricole e vengono effettuati monitoraggi in ogni campagna produttiva.
L’attività svolta da Coop negli anni ha sensibilizzato tutti gli attori della filiera e ciò ha portato a interventi concreti, che hanno determinato il miglioramento delle condizioni ambientali di vita degli operatori impegnati nelle filiere agricole (in taluni casi i fornitori si sono spontaneamente attivati per migliorare le condizioni abitative dei lavoratori operanti nelle aziende agricole di conferimento). Inoltre, sulla salute e sicurezza sul luogo di lavoro, i fornitori Coop hanno aiutato i loro produttori mettendo a disposizione gratuitamente risorse e strumenti (consulenti e medici del lavoro).
Inoltre, l’impegno etico richiesto ai fornitori di Ortofrutta a marchio Coop è stato esteso anche ai fornitori di prodotto non a marchio, con la sottoscrizione, al momento del rinnovo del contratto di fornitura, di una lettera di adesione al Progetto Etico di Coop.
È per tutte le azioni svolte da coop per garantire il nostro prodotto a marchio che diciamo che la prima azione sociale delle cooperative è proprio dentro i nostri prodotti. Attraverso i prodotti a marchio coop garantiamo ai nostri soci e consumatori la sicurezza, la bontà, la convenienza, l’eticità, l’ecologia e la trasparenza.
Tutte le altre azioni di socialità e solidarietà le esprimiamo con progetti di carattere nazionale, comuni a tutte le Coop, e con progetti e attività territoriali che possiamo realizzare solo grazie all’impegno e al lavoro volontario dei nostri soci attivi impegnati nei comitati delle sezioni soci. In questi ultimi anni il nostro lavoro e le nostre energie sono state orientate ad accogliere i cambiamenti della società e cercare di rispondere alle istanze raccolte. Di assorbire l’urto dell’innegabile cambiamento che stiamo vivendo e di trasformare la forza generata dall’impatto restituendola in azioni di cooperazione attiva.
La cooperativa è parte dei territori che abita e per questo intende fare la propria parte nei modi propri di cooperativa. La nostra credibilità, la nostra reputazione, il nostro valore sono certificati ogni giorno dentro i punti di vendita dai nostri prodotti a marchio e nelle azioni quotidiane del consiglio di amministrazione, dei soci attivi e dei dipendenti.
È un momento complicato per il nostro sistema e per il movimento cooperativo in generale. E’ un momento in cui riflessioni importanti e probabilmente non facili sono obbligatorie. In questi ultimi anni l’azione della concorrenza è sempre più capillare e i nostri concorrenti più temibili sono quelli che sanno stare e interpretare i territori relazionandosi con le persone e con i loro bisogni. E’ vitale per noi conservare i nostri tratti distintivi di vicinanza e di capacità di interpretare i bisogni dei nostri luoghi. I soci ci rimarranno vicini se sapremo dare risposte concrete ai loro bisogni.
Se vogliamo assolvere alla nostra missione e cercare di recuperare un rapporto che per noi è vitale, è irrinunciabile ricercare un confronto il più ampio possibile con i soci che frequentano i nostri punti di vendita, ma soprattutto con i nostri soci attivi impegnati nei comitati. Dobbiamo fare in modo che si sentano investiti dalla responsabilità che storicamente gli compete sia nella gestione che nel contributo valoriale che è al centro delle loro azioni. Dobbiamo rendere la nostra cooperativa veramente “accessibile” a tutti. Dare concretezza all’intergenerazionalità e restituire alla parola “mandato” il significato originario. Creare le condizioni perchè i nostri soci possano esprimersi e possano diventare la nuova classe dirigente.