(giugno2024)
Le date
1998 Coop consegue la certificazione in base allo Standard Etico SA8000, prima azienda in Italia e in Europa e ottava nel mondo. In conformità alla SA8000 Coop ha definito la sottoscrizione da parte dei fornitori del Prodotto a Marchio di un codice di comportamento etico che contempla impegni sui diritti dei lavoratori in merito a lavoro infantile e minorile, lavoro coatto, divieto di ogni forma di discriminazione (di sesso, razza e religione), tutela della salute e la sicurezza, condizioni dell’ambiente lavorativo, libertà di associazione, retribuzione e orario di lavoro. Tali impegni vengono costantemente monitorati da Coop attraverso ispezioni periodiche pianificate sulla base di una analisi del rischio. La non adesione a quanto sopra comporta l’esclusione del fornitore essendo parte integrante del Contratto Regolamentare di Coop.
2016 è stata portata a termine la transizione verso la nuova norma SA8000: 2014. La norma viene rivisitata implementando l’evoluzione dello standard in maniera ancora più restrittiva.
Ad oggi in Italia sono 3052 le imprese certificate SA8000 (con certificato attivo) su un totale mondiale di 5370 e a settembre 2023 nessuna insegna della grande distribuzione
2015/2016 Coop lancia la campagna “Buoni e Giusti”, una campagna di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei consumatori e dell’opinione pubblica in tema di illegalità, eticità delle filiere produttive e autenticità dei prodotti alimentari. Con il lancio della campagna Coop amplia il suo perimetro di azione e oltre al prodotto a marchio Coop include anche l’ortofrutta non a marchio Coop venduta nella rete.
2016 Coop in linea con la campagna “Buoni e Giusti” promuove e incentiva l’adesione da parte delle imprese sue fornitrici alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità (un’iniziativa nata da vari Ministeri e dall’Inps). Complessità burocratiche nell’iscrizione e anche il timore riguardo la possibilità di ricevere controlli aggiuntivi rendono graduale l’adesione. In ambito ortofrutta a fine 2023 circa 8% delle aziende agricole fornitrici di Coop risulta iscritta (la media nazionale è inferiore pari al 3% nel 2023); nella filiera del pomodoro da industria il dato per quanto riguarda le imprese legate a Coop sale a oltre il 50%.
La tendenza a incrementi minimi di adesione anno dopo anno è confermata a livello nazionale; rispetto alle 200.000 aziende agricole stimate in Italia a fine gennaio 2024 sono 6607 le aziende iscritte (dato Inps).
2022/2023 Coop NO CAP
Coop avvia una collaborazione nella stagione 2022 e la riconferma nel 2023 con l’associazione “No Cap”, associazione nata nel 2007 e presieduta da Yvan Sagnet che fornisce consulenza per le filiere etiche, produce prodotti propri e si occupa anche della lotta al caporalato diffondendo il più possibile informazioni sul tema. Sugli scaffali delle cooperative arrivano prodotti provenienti dalla filiera di agricoltura biologica certificata ed etica dell’associazione stessa (il pomodoro ma anche le fragole, le albicocche etc etc). Parte dei proventi delle vendite vengono reinvestiti da No Cap in attività a sostegno della manodopera impiegata nelle filiere. Tanti i progetti in corso che hanno permesso agli sfruttati di lasciare i ghetti e avere una vita dignitosa grazie a contratti di lavoro regolari e stagionali, trasporto e alloggi gratuiti e sicuri dove poter vivere e integrarsi nel territorio.
Coop è l’unica insegna presente su tutto il territorio nazionale ad avere in corso la collaborazione con No Cap
I controlli di presidio etico
Sono parte integrante del presidio che Coop ha sulle proprie filiere di prodotti a marchio e dai controlli non si può prescindere essendo siglati nei documenti contrattuali che Coop sottoscrive con i fornitori. Sono controlli aggiuntivi rispetto a quelli previsti per legge e vengono decisi da Coop su base annuale e in relazione ad una analisi del rischio che investe un budget e invia in campo ispettori qualificati per l’attività di auditing etico (si veda in calce). A monte sta una Direzione Qualità interna a Coop Italia formata da 34 persone che ha il compito di presidiare i percorsi di filiera sia lato etico che lato produttivo.
Dal 1998 ad oggi sono state svolte circa 2500 ispezioni, con una intensificazione a partire dall’avvio della campagna “Buoni e Giusti” quando solo dal 2015/2016 sono stati eseguiti 1321 audit che hanno coinvolto 562 fornitori, Dal 2015 sono state sospese per gravi problematiche rilevate 4 aziende e in caso di non conformità non critiche è stato sempre richiesto un piano di miglioramento che è stato seguito nel tempo. La logica che presiede a questi interventi non è infatti quella di reprimere ma prevenire e impostare azioni di miglioramento. Evidente che nel caso di situazioni estremamente gravi Coop non può che sospendere il ritiro di prodotto chiedendo l’esclusione dell’azienda dal circuito Coop.
La scelta di Coop di intervenire con aggiunte di controlli su determinate filiere e in determinati territori nasce da una analisi del rischio, da eventuali notizie , evoluzione del mercato ma anche da segnali captati direttamente sul territorio in virtù anche dei presidi e della rete garantiti dalle cooperative. La valutazione del rischio si fonda su analisi discriminanti relative all’area geografica, la modalità di raccolta, la durata della stagionalità, le eventuali tensioni dei prezzi; tutti parametri importanti da considerare in relazione ad una potenziale maggiore possibilità di sfruttamento dei lavoratori.
Gli Enti accreditati
Nell’ottica di una gestione sempre più attenta delle filiere del Prodotto a Marchio, Coop ha implementato gli enti di controllo e certificazione al fine di incrementare i controlli e gestire al meglio le aumentate criticità della filiera. Storico ente di controllo è Bureau Veritas* a cui negli ultimi anni si è affiancato CSQA**.
*Bureau Veritas è leader mondiale nei servizi di ispezione, certificazione, test di laboratorio. Fondato nel 1828, il Gruppo ha oltre 83,000 collaboratori, presenti in più di 1600 uffici e laboratori in tutto il mondo. Bureau Veritas è una società “Business to Business to Society”, capace di generare un impatto positivo sulla Comunità attraverso i servizi rivolti alle organizzazioni clienti, finalizzati ad attestare che prodotti, asset e processi rispondano a standard cogenti e volontari in ambito qualità, salute e sicurezza, ambiente e responsabilità sociale. In Italia Bureau Veritas è presente con oltre 1000 dipendenti, in 21 sedi.
**CSQA è un Organismo di certificazione a controllo pubblico (Agenzia Veneta per l’innovazione nel Settore primario), attivo, oltre che in molti altri settori, anche in quello dell’ Agroalimentare e Packaging, Sostenibilità, Foreste, Legno e Carta. Oggi, con sedi in Italia e all’estero, ha più di 250 dipendenti e 500 professionisti di riferimento.
FOCUS SU Filiere Anguria e Melone
Seguendo i criteri sopra descritti di analisi del rischio in merito a determinate filiere, per anguria/melone sono previste verifiche su tutti gli 11 fornitori di questi prodotti con check a campione sulle aziende agricole coprendo tutte le diverse zone geografiche vocate a questa coltivazione distribuite sul territorio nazionale.
A cura del Coordinamento Comunicazione Coop