Home » Politiche Sociali » Buon Fine: il progetto nazionale Coop per la donazione degli “invendibili”

Il progetto nazionale per la donazione solidale delle eccedenze alimentari si afferma in tutte le maggiori Cooperative a partire dal 2003, con l’entrata in vigore della cosiddetta Legge del Buon Samaritano e a seguito di importanti esperienze già avviate sul territorio.

L’iniziativa assume il nome di Buon Fine e ha la finalità di attuare misure di contrasto alla povertà e tutela ambientale, grazie all’azione di recupero di prodotti alimentari altrimenti destinati a rifiuto, nonché di rafforzare la coesione sociale sul territorio, attraverso una rete solidale composta dai dipendenti Coop che organizzano e gestiscono le diverse fasi della donazione, dai soci Coop che a titolo volontario si occupano delle relazioni con enti pubblici e associazioni e spesso collaborano con loro, dalle amministrazioni locali che supervisionano il processo di donazione e dai soggetti donatari che ritirano i prodotti per assistere le persone bisognose.

Nel 2021 con il progetto Buon Fine sono state recuperate (e perciò sottratte ai rifiuti) oltre 5.500 tonnellate di prodotti alimentari pari a 27 milioni e mezzo di euro donati a 938 associazioni di volontariato in tutta Italia generando oltre 11 milioni di pasti.

Il progetto ha coinvolto 680 punti vendita, distribuiti sul territorio nazionale, corrispondenti al 60% della rete di vendita delle Cooperative che hanno partecipato alla ricerca Un’ analisi in casa Coop, pubblicata all’interno del Libro bianco Coop sullo spreco alimentare.

Anche Coop Amiatina partecipa da sempre al progetto Buon Fine e nel 2021 ha donato prodotti destinati all’alimentazione umana, per un totale di 2,1 tonnellate.

Mediamente i prodotti destinati alle donazioni per il canale “super” provengono per il 44% dal reparto fresco/banchi serviti, il 14% da generi vari, il 22% dall’ortofrutta e il 20% da libero servizio. Il canale “iper” conta il 53% dei prodotti dal reparto fresco/banchi serviti, 8% generi vari, ortofrutta al 22% e 17% libero servizio.

I prodotti destinati al Buon Fineperfettamente integri dal punto di vista nutrizionale e igienico, ma ritirati dalla vendita perché non più conformi agli standard di qualità e servizio, sono raccolti e conservati in base a precise Linee Guida, affinché possano essere ceduti a titolo gratuito a organizzazioni no profit attive nel sociale che li utilizzano per realizzare pasti o pacchi spesa.

Alle donazioni di prodotti alimentari per il consumo umano, si sono aggiunte nel tempo, in alcune Cooperative, quelle dirette all’alimentazione animale e di prodotti non alimentari (per l’igiene della casa e della persona, di parafarmacia, abbigliamento e giocattoli).