Abbiamo chiesto al professor Vincenzo Millucci, docente universitario e fondatore dell’osservatorio astronomico di Siena, che in questi anni è stato per noi un punto di riferimento fondamentale per l’organizzazione delle serate di osservazione del cielo, di scriverci una riflessione sulle attività organizzate dai Comitati Soci di Coop Amiatina. Da persona profondamente generosa quale è e con la cortesia e il garbo che lo distinguono, lo ha fatto e noi con gioia lo pubblichiamo.
Nella seconda metà del 1800, anche in Toscana ed Umbria, si delineò la formazione di un ceto operaio che si affiancò alla tradizionale forza lavoro dell’agricoltura: il proletariato.
Fortemente dipendenti dal salario giornaliero e in assenza di sostegni statali, gli operai dettero vita alle Società di Mutuo Soccorso che poterono dare ai soci un aiuto economico in caso di malattia e vecchiaia.
Va ricordata, però, anche la nascita delle Cooperative popolari di consumo, finalizzate all’acquisto dei beni alimentari di prima necessità a prezzi accessibili. Vere antesignane delle moderne Coop, quelle associazioni di lavoratori conquistarono con sacrifico e intelligenza spazi di libertà e diritti fondamentali.
Tra questi vi era anche quello all’istruzione che lo stato liberale andava introducendo con lentezza e per la sola educazione di base. E fu ancora dal basso che si cominciò ad organizzare l’educazione degli adulti, in specie per la formazione professionale. E fu nuovo anche il metodo, basato sulla condivisione: chi sapeva, insegnava, vera traduzione “quasi eretica” di un lontano monito “chi ha, dia” !!
A distanza di più di un secolo, molti progressi sono stati fatti nella società e, in particolare, l’educazione è demandata quasi totalmente allo stato e ai suoi esperti. Questo ha permesso di garantire le competenze dei docenti, ma la formalizzazione dei cicli educativi ha spinto i singoli cittadini a una “delega” delle conoscenze a un gruppo di specialisti, rinunciando allo sforzo per la conquista di un vero e completo “sapere”.
Ci si accontenta di essere informati sui progressi e di poter godere di alcune delle ricadute tecnologiche, ma ciò è sbagliato perché è ancora vero che “sapere è potere” e il potere andrebbe costanetemente conosciuto e controllato a pena di perdere la vera libertà.
Le lusinghe di una vita più “facile” non dovrebbero far calare lo sforzo per un’Educazione Permanente dei cittadini, da favorire in tutte le forme che siano efficaci. E, tra queste, ricordando le origini delle Coop, le migliori sono quelle che nascono dalla condivisione di interessi e conoscenze.
Ecco, allora, l’importanza delle grandi reti distributive, che attraverso le attività delle Sezioni Soci, possono promuovere iniziative di questo tipo. Molto viene già fatto nei campi di pertinenza, come l’agroalimentare, o in quello della solidarietà sociale, ma si può fare ancora di più.
Il progresso scientifico si basa sulle conoscenze di base e sulle applicazioni. La ricerca di base è sorretta dal Metodo Scientifico, introdotto da Galileo, e che rappresenta anche un formidabile strumento di formazione dei cittadini, preparandoli a una migliore interpretazione della realtà in cui vivono e a poter meglio esprimersi nelle scelte, talvolta decisive, che devono affrontare anche a livello politico.
Ecco, possiamo offrire a tutti occasioni semplici, ma importanti, di praticare il Metodo Scientifico nello studio di fenomeni naturali, come quelli astronomici, che hanno un sicuro e diffuso gradimento.
Il cielo stellato è il laboratorio più aperto, accessibile, gratuito che ci sia. Prendere confidenza con le stelle e i pianeti, anche a occhio nudo, e seguirne i movimenti, offre sicure possibilità di comprendere alcune delle leggi più famose della Natura.
Ed è anche …bello!!
Questa sia dunque la proposta: distribuire con una certa continuità nei negozi, dei semplici fogli con informazioni sui corpi celesti più facili da osservare nel periodo considerato e lasciare a tutti la possibilità di cimentarsi per poi confrontarsi con altri sui progressi compiuti, in occasione di incontri e osservazioni guidate del cielo che i volontari più esperti potranno organizzare.
E’ difficile definire “il volontario” ma l’esperienza degli anni passati con l’Osservatorio Astronomico dell’Università di Siena, ha mostrato che lo spirito di condivisione non è morto e molto potrà essere fatto grazie alla collaborazione con i soci più interessati.
E’ per loro che vale pena di tentare!!
Grazie, a presto
Vincenzo Millucci